Tab Article
La raccolta Pezzi è un mosaico di racconti. Undici storie in cui l'autore narra i miti della sua terra. Un Abruzzo che ricorre continuamente in queste pagine ora come "regione aspra", ora come "tana". Un Abruzzo arcaico in cui riaffiorano tradizioni popolari e religiose al limite dell'animismo. Fiabe noir utilizzate come chiave di lettura per capire il mondo, immerse in storie d'amore complesse, tra un lui "fascio" e una lei comunista, o impossibili, tra un cattolico inquieto e una sfegatata mangiapreti. Nella raccolta non mancano riferimenti alla splendida Firenze, città in cui l'autore è cresciuto, come nel gustoso bozzetto "Gino e la volpe" e nella beffarda "L'ultima Zingarata" dove viene fuori tutto il cinismo toscano. Nelle pagine di Domenico Rosa trova spazio anche la Storia con la S maiuscola nel racconto "O cummannà è meglj r'o fott'r". Qui l'autore non nasconde le sue tesi revisioniste nei confronti del Risorgimento ufficiale. Un viaggio, insomma, tra racconti al sapore di un passato prossimo così vicino eppure così sfuggente. Un viaggio tra il sacro e il profano, quando il sacro e il profano si mescolano ed è subito magia. Con il suo stile limpido e fortemente evocativo, l'autrice riesce a catapultarci in un mondo idilliaco e malinconico che ha il gusto dei vecchi tempi andati, segnato dai ritmi e dai colori della natura. Una bellezza, quella della natura, fresca e rigogliosa che tutte le dolorose vicissitudine narrate non sembrano riuscire ad intaccare.